TWIN WIN FAI DA TE 2.0

Una mail di un lettore ci ha fornito lo spunto per tornare a parlare del Twin Win “fai da te”. Il saldo registra  +20% per la strategia e -4,7% per il sottostante.

 

Twin Win “fai da te”, chi se lo ricorda? Sono passati esattamente due anni dalla pubblicazione, sul CJ 209 di dicembre 2010, di un Approfondimento dedicato alla messa in pratica di una strategia bidirezionale, utilizzando allo scopo un Bonus Cap e un Reverse Bonus Cap, sul medesimo sottostante e con identica scadenza. Al giro di boa del periodo di investimento previsto, pari a circa quattro anni data la scadenza fissata ad ottobre 2014, vediamo come si sta comportando la strategia fatta in casa, in relazione al mercato e a un Twin Win già “confezionato”.

LO SCHELETRO

Passiamo quindi in rassegnala strategia. Perla sua costruzione si sono scelti due certificati di Deutsche Bank con scadenza fissata per il 13 ottobre 2014. Per la gamba rialzista si è proceduto all’acquisto del Bonus Cap (codice Isin DE000DE3EDD4) scritto sull’Eurostoxx 50.  Rilevato uno strike a 2732,91 punti ed una barriera a 1366,45 punti, in caso di mancato evento knock out lungo la durata residua riconoscerà alla scadenza un importo minimo pari a 125 euro fino a valori dell’indice pari a 3416,14 punti oltre i quali replicherà linearmente la performance complessiva del sottostante fino ad un rimborso massimo di 140 euro.  Per la componente ribassista si è scelto invece il Reverse Bonus Cap ( codice Isin DE000DE3EDE2) scritto sull’Eurostoxx 50 Total Return, ovvero sulla versione dell’indice delle blue chip dell’area euro con reinvestimento automatico dei dividendi.  Fissato lo strike a 4446,44 punti e la barriera a 6669,66 punti, in caso di mancata rottura della barriera up alla scadenza il certificato riconoscerà un importo minimo pari a 124 euro per valori dell’indice non inferiori a 3339,29 punti, al di sotto dei quali ribalterà l’ulteriore ribasso fino ad un rimborso massimo pari a 140 euro.

LE COMBINAZIONI

Al fine di analizzare i possibili scenari a scadenza, a dicembre 2010 vennero costruiti dei portafogli a differente ponderazione, mantenuta fissa fino alla data finale. Il primo, con orientamento neutral, affidando un peso pari al 50% per ciascun titolo, aveva comportato un costo teorico iniziale della strategia pari a 97,10 euro, per un valore del Bonus Cap pari a 102,9 euro e del Reverse Bonus Cap pari a 91,90 euro. La seconda combinazione proposta dava invece maggior peso alla componente rialzista, adattandosi quindi all’intonazione fino a quel momento positiva del mercato, con un costo teorico d’ingresso sul Twin Win pari a 99,33 euro ed un peso dato al Bonus Cap pari al 70%. Sulla base dei valori di riferimento utilizzati per i precedenti portafogli possiamo quindi aggiungere l’alternativa speculare, rivolta alla potenziale retromarcia del mercato che assegna alla componente rialzista unicamente il 30% del peso, con un costo teorico unitario pari a 94,95 euro. La sua economicità rispetto alle proposte precedenti risiede proprio nel prezzo d’acquisto del Reverse Bonus Cap, all’epoca in ribasso di circa il 10% dal valore nominale.

LA PERFORMANCE COMPLESSIVA

Negli oltre due anni trascorsi dalla costruzione della strategia, proprio le piazze europee sono state quelle più colpite da una massiccia uscita di capitali, lanciando i primi segnali dopo aver toccato i massimi di periodo nel marzo 2011. Solo con lo slancio di inizio 2013, l’indice delle blue chip è riuscito a rompere la resistenza posta sui 2600 punti tornando a vedere i livelli a cui era stato posto lo strike del Bonus Cap. In riferimento alla rilevazione di dicembre 2010, l’Eurostoxx 50 registra ad oggi in termini di nozionale una perdita del 4,7%, anche per effetto dei dividendi staccati, pari a circa 245 punti, ovvero l’8,5% del valore preso a riferimento. Per contro la variazione complessiva della versione Total Return, prevedendo il reinvestimento dei dividendi,  è stata pari al 2,56%.

Dato il contesto, è facile intuire come la performance migliore sia stata quella data dalla combinazione 30|70, ovvero 30% di Bonus Cap e 70% di Reverse Bonus Cap, con un rendimento complessivo del 22,7%, grazie non solo al minor costo d’ingresso ma anche al maggior valore corrente della strategia. In ogni modo anche le altre due proposte si sono mostrate nettamente positive. Quella neutrale, con ponderazione fissa al 50%, non solo si è rivelata quella meno esposta alla volatilità del prezzo dei due componenti ma ha anche osservato una performance complessiva del 20,10%. La strategia più bullish, penalizzata dall’incremento della volatilità del sottostante nella propria componente esotica, ha comunque concluso il periodo di valutazione con un rialzo del 17,5%, pur mostrando il rischio maggiore rispetto alle altre strategie.

SPUNTI DI OPERATIVITA’

Con un valore lettera corrente del Bonus Cap pari a 117 euro e di 116,8 euro per il Reverse Bonus Cap, sebbene il margine di apprezzamento risulti dimezzato, il Twin Win “fai da te” lascia ancora spazio a qualche opportunità. Sulla base dell’analisi della performance per variazioni dell’Eurostoxx 50 comprese tra il -50% e il +50% ,  tutte e tre le combinazioni prevedono un buon profilo di rendimento. Sotto l’ipotesi di mancato evento knock out, le tre proposte osservano un rendimento di circa il 6,5% per un intervallo di variazione del sottostante compreso tra il -40% il +30% con un upside superiore in caso di ribasso o rialzo pronunciato.  Se in caso di crollo del mercato, la perdita su tutte e tre le strategie sarà contenuta, per forti strappi al rialzo del mercato europeo, benchè tutte le combinazioni siano penalizzate dalla rottura della barriera up, quella 70|30 risulterà la migliore nell’assorbire parte della perdita sulla componente ribassista assegnando maggior peso al Bonus Cap.