MINI FUTURE SULLO SHORT TERM EURO-BTP FUTURE

RBS porta al Sedex 6 nuovi Mini Futures sulla scadenza triennale del BTP italico. Nuove soluzioni di investimento per gli investitori: hedging sul rischio tassi o spread trading contro il decennale

Il sentiment del mercato sembrerebbe essere rapidamente mutato già dalla scorsa ottava come, proprio dalle pagine di questa rubrica, avevamo previsto evidenziando le strane divergenze intermarket. L’avversione al rischio pertanto continua a crescere e ciò si rispecchia sia sul mercato azionario quanto su quello obbligazionario.

Gli strumenti protettivi per antonomasia, ovvero il Bund tedesco e il Treasury a stelle e strisce, hanno iniziato nuovamente un movimento correttivo dei loro rendimenti, sintomo di come gli operatori stiano spostando i loro asset verso “prodotti” rifugio. In tale contesto, l’investitore privato si trova oggi nella scomoda situazione di dover gestire profittevolmente il proprio portafoglio, in particolare con l’annosa problematica di gestione di asset in forte guadagno.

Tra questi potrebbero annoverarsi i Titoli di Stato italiani, in particolare quelli a breve scadenza (1-3y). Le manovre di politica monetaria hanno di fatto rassicurato i mercati, portando ad un generalizzato repricing del rischio che, con il varo dell’OMT (Outright Monetary Transaction), ha riguardato più in particolare le scadenze a breve termine, sulle quali la BCE può d’ora in poi intervenire con acquisti illimitati per mettere un freno alla speculazione.

Nell’attuale scenario che vede un moderato ritorno del rischio sui Periferici europei, con Grecia e Spagna tornate nuovamente nell’occhio del ciclone, è necessario monitorare anche la curva italiana. Infatti, è doveroso ricordare come la sfiducia che nel corso dell’ultimo anno si è manifestata nei confronti dei paesi Periferici dell’area euro, ha ampliato anche oltre il dovuto la forbice tra i rendimenti dei titoli dei paesi come Grecia, Spagna, Portogallo ela stessa Italia, ovvero i più indebitati, e quelli della Germania, ritenuta inopinatamente la più affidabile. Non deve sorprendere dunque che, vista anche la dimensione del mercato, i BTP abbiano nel tempo assunto il ruolo di benchmark dei PIIGS,  attraendo i flussi di investimento di chi intende scommettere sul peggioramento dello stato di salute dell’intero settore dei Periferici europei.

In tale ottica deve pertanto essere intesa la portata dell’innovazione introdotta ancora una volta da RBS Plc, da sempre attenta alle esigenze degli investitori, che ha recentemente portato al Sedex di Borsa Italiana 6 nuovi leverage certificati agganciati al BTP Future con scadenza triennale, mettendo a disposizione così un nuovo strumento di protezione per i possessori di Titoli di Stato italiani. Più nel dettaglio, se già da tempo erano presenti, grazie alla stessa RBS Plc, strumenti agganciati alla scadenza decennale, sebbene utilizzabili anche per coprire scadenze differenti mediante una ponderazione sulla duration, mancavano fino ad oggi prodotti in grado di poter essere agevolmente abbinati a scadenze di breve termine.

IL SOTTOSTANTE: SHORT TERM EURO-BTP FUTURE

Il contratto scritto sul BTP ha come nozionale un titolo emesso dallo Stato italiano con una originale maturity non superiore a 16 anni e con una maturity rimanente compresa tra i 2 e i 3,25 anni e dotato di un coupon del 6%. Il BTP future con scadenza dicembre 2012, oggi definito “contratto generico”, quota ad un prezzo pari a 107,38 euro e, implicitamente, consente di replicare una posizione lunga per un controvalore di 100.000 euro su dei BTP con medesima maturity. Solitamente i future su tassi d’interesse, come quello sul BTP, offrono la possibilità di coprire efficientemente il proprio portafoglio obbligazionario, nonché di speculare sul futuro andamento dei tassi di interesse. Per rendere perseguibili entrambi gli obiettivi, RBS ha optato per l’allargamento della propria offerta di certificati leverage anche sulla scadenza triennale, quotando 3 Mini Future a facoltà long e altrettanti a facoltà short. Grazie ad un investimento minimo pari a solo un certificato, oggi ad esempio acquistabile ad un controvalore di circa 12 euro, i nuovi Mini Future di RBS consentono peraltro di godere di un importante vantaggio rispetto all’operatività in future tipicamente esclusiva dei grandi portafogli. Infatti, si ricorda, che l’ammontare controllato da un future sul BTP è pari a 100.000 euro, e proprio grazie alla frazionabilità del contratto consentita tramite l’utilizzo dei certificati leverage, è possibile effettuare efficienti strategie di hedging dal rischio tassi, altrimenti inaccessibili per l’investitore privato.

LE CARATTERISTICHE

Nati principalmente per immunizzare il rischio tassi di un investimento obbligazionario sul medesimo sottostante, viste le loro peculiarità i Mini Future su tassi di interesse hanno progressivamente consentito di perseguire diverse finalità che muovono dalla semplice replica sintetica allo spread trading tra diversi sottostanti obbligazionari. Con questa emissione, si aggiunge pertanto anche la possibilità di puntare ad una differente inclinazione della curva dei tassi d’interesse tra tassi a breve (3y) e tassi a medio-lungo termine (10y).

Proprio a tal proposito è doveroso far riferimento all’andamento nel tempo della curva dei Titoli di Stato italiani, con la parte a breve termine (3-4y) che ha registrato un decremento dei rendimenti molto più marcato rispetto alla parte a lungo termine, con un’inclinazione della stessa che è andata progressivamente aumentando nel corso dell’ultimo semestre.

Tornando ora alle strategie di hedging di portafoglio, si ricorda che al fine di conoscere il numero di certificati necessari per “assicurare” il controvalore detenuto in portafoglio, bisogna considerare che per replicare un intero contratto sul BTP future short-term, di nozionale 100.000 euro, occorrono 1000 certificati e pertanto è da seguire la seguente relazione:

n° Mini Future short da acquistare = ( 1.000 x controvalore portafoglio) / 100.000