MEDIOBANCA AL 9,7% CON IL BONUS PLUS

Nuova opportunità per i clienti BancoPosta, con il Bonus Plus su Mediobanca di BNP Paribas con premio al 9,7%

Procede a passo spedito l’attività di BancoPosta nel mondo dei certificati di investimento. Il 30 ottobre scorso si è infatti aperta la finestra di collocamento di un nuovo Bonus Plus firmato da BNP Paribas, le cui caratteristiche seguono la tendenza finora adottata da BancoPosta per i suoi clienti, con una struttura molto semplice nel funzionamento e soprattutto di breve durata. La protezione condizionata del capitale e il premio incondizionato, in particolare, consentono di superare questa fase ancora molto incerta dei mercati azionari puntando a conseguire un ottimo rendimento anche in presenza di moderati ribassi del sottostante. Entrando più nel dettaglio, il nuovo Bonus Plus, sottoscrivibile in esclusiva dai clienti del TradingOnLine di BancoPosta fino al  23 novembre prossimo, prevede una durata complessiva di un anno ed è legato all’andamento del titolo Mediobanca. Il premio offerto è pari al 9,7% e verrà erogato in occasione della scadenza, fissata per il 12 dicembre 2013, qualsiasi sia stato l’andamento del titolo bancario. Sarà invece condizionato alle performance realizzate dallo stesso il rimborso del nominale. In particolare Mediobanca, al termine della vita dello strumento, non dovrà aver perso più del 30% rispetto al livello iniziale che verrà fissato con la media dei prezzi di chiusura del 7 e del 12 dicembre prossimo, mentre il livello finale con la media del 6 e 9 dicembre 2013.

Pertanto, riassumendo, il rendimento che si conseguirà alla stregua di una cedola a tasso fisso sarà pari al 9,7% e il rimborso del nominale sarà protetto fino a un ribasso complessivo del titolo non superiore al 30%. Superata questa soglia, il rimborso verrà calcolato in funzione dell’effettiva performance che avrà realizzato Mediobanca e pertanto, considerando l’incasso incondizionato della cedola, perdite in conto capitale si subiranno solo a fronte di ribassi del sottostante superiori al 39,7%, senza tener conto della tassazione applicata sul coupon. Un capitolo a parte lo merita l’analisi della barriera alla quale si condiziona la protezione del nominale. Ipotizzando la determinazione dello strike sugli attuali 4,54 euro, la barriera verrebbe posta a 3,176 euro, un livello abbandonato da Mediobanca nel mese di agosto in pieno rally dai minimi a 2,43 euro. Sebbene a livello tecnico tale posizionamento non offra garanzie di tenuta vista l’assenza di supporti statici o dinamici, è da considerare positivamente l’osservazione esclusivamente alla data di valutazione finale della barriera, criterio che consente di rendere immune la struttura protettiva ad eventuali affondi estemporanei del mercato. Infine, come già avvenuto nei sei precedenti collocamenti proposti da BancoPosta, anche il nuovo Bonus Plus verrà quotato sul mercato secondario di Borsa Italiana a poche ore di distanza dal termine della fase di sottoscrizione, di modo da rendere liquidabile l’investimento  per tutto l’arco di vita del prodotto.

A TU PER TU CON…

  1. Giancarlo Simone – Responsabile Prodotti di Investimento Innovativi del Wealth Management BancoPosta – questo è il settimo collocamento di certificates per Poste Italiane nel 2012. Come definirebbe il bilancio fin qui e la risposta della clientela?

I primi mesi di attività sui certificates hanno senz’altro rappresentato una duplice sfida per Poste Italiane. Abbiamo, infatti, deciso di offrire questi strumenti esclusivamente sul canale web, attraverso la piattaforma di tradingonlineBancoPosta, e in un contesto di mercato reso ancora più complesso dall’acuirsi della crisi finanziaria.

La risposta dei clienti ci ha sorpreso in positivo in quanto ha apprezzato sia la flessibilità dell’offerta sia il ruolo “super partes” ricoperto da Poste Italiane nel selezionare le migliori proposte delle banche internazionali nostre partner. Siamo infatti uno dei pochi intermediari ad offrire prodotti di terzi (non della “casamadre” bancaria), superando in tal modo l’annoso problema del potenziale conflitto di interessi tra la banca e l’emittente. Ma non solo, siamo l’unico operatore in Italia che sceglie l’Emittente partendo dalla valutazione della sua solidità economico, finanziaria e patrimoniale, pienamente consapevoli del fatto che non è importante solo il rendimento ma anche la certezza che questo verrà effettivamente pagato a scadenza. Tale processo di selezione si conclude con una gara competitiva nell’ambito della quale scegliamo l’Emittente che massimizza la redditività potenziale del prodotto a favore della clientela (il c.d. premio o coupon) e, al tempo stesso, minimizza i costi di collocamento (solo lo 0,5% annuo, ben al di sotto della media di mercato).

La migliore testimonianza della bontà di questo approccio è rappresentata dall’andamento delle quotazioni dei certificates fin qui collocati e dalla continua alternanza dei partner bancari con cui abbiamo lavorato fino ad oggi: per i primi 7 collocamenti abbiamo, infatti, avuto 5 emittenti diversi (BNP Paribas, RBS, Unicredit AG, Barclays, Macquarie).

  1. 2.       Finora avete privilegiato per il collocamento dei prodotti di tipo Bonus, a partire da una delle prime emissioni su Enel che ad oggi sta rendendo molto bene per i sottoscrittori, fino ad arrivare all’ultimo Bonus Plus su Mediobanca. Quali sono le linee guida che vi spingono a proporre ai vostri clienti una struttura piuttosto che un’altra, viste le molteplici opzioni di cui si può arricchire un certificato ( tra le più diffuse, quelle autocallable)?

I criteri che ci guidano nell’individuazione dei prodotti di volta in volta collocati possono essere espressi attraverso tre concetti: semplicità, notorietà, protezione.

I certificates collocati in esclusiva da Poste Italiane fin’oggi sono stati prodotti semplici e immediatamente comprensibili dalla nostra clientela, individuati per cogliere tutte le potenzialità insite nell’attuale contesto di mercato caratterizzato da una significativa volatilità. Negli ultimi collocamenti abbiamo privilegiato le strutture “Bonus Plus” con un orizzonte di investimento di breve termine (12 mesi) e con un coupon certo e determinato, reso particolarmente appealing grazie al processo di selezione di cui abbiamo parlato.

In quest’ottica anche la scelta dei sottostanti è determinante. Come è possibile notare, si tratta di indici e single stock particolarmente noti alla clientela italiana, per i quali sono facilmente reperibili tutte le informazioni all’interno della nostra piattaforma. Ovviamente il criterio della notorietà non è l’unico driver di scelta, ma all’interno del ventaglio dei possibili sottostanti selezioniamo quelli maggiormente sostenuti dalle view dei principali analisti finanziari internazionali.

L’ultimo aspetto è quello della protezione. Per Poste Italiane è importante offrire alla propria clientela prodotti che incorporano sempre barriere congrue in relazione al contesto di mercato (nell’ordine del 60-70%), con l’obiettivo di ridurre al minimo la possibilità di perdita in conto capitale.

Questo approccio ha già dato i suoi frutti: il primo certificato MAC20 collocato da Poste Italiane ha rimborsato anticipatamente dopo soli 6 mesi, pagando ai clienti un premio lordo del 6,70% (ossia il 13,40% su base annua).

  1. 3.       Anche questo Bonus Plus verrà ammesso alle negoziazioni subito dopo il termine del collocamento. Ritenete la scelta di quotare subito i prodotti un valore aggiunto?

Senza dubbio il brevissimo intervallo di tempo che intercorre tra la fine del collocamento e l’inizio delle quotazioni è un valore aggiunto per il cliente poiché rende immediatamente liquidabile lo strumento finanziario. Per noi è molto importante evitare di lasciare il Cliente in balia delle mutevoli condizioni di mercato senza lasciargli la possibilità di poter decidere se mantenere o vendere il certificato nel momento da lui ritenuto più opportuno.

Inoltre, considerato che le commissioni di collocamento applicate sono tra le più basse del mercato (nell’ordine dello 0,5% annuo) e che Poste Italiane impone agli Emittenti la quotazione in bid-ask con uno spread predefinito (max 1%), siamo riusciti a neutralizzare la critica che solitamente viene mossa ad altri intermediari in merito all’opportunità di acquistare  i certificati sul mercato secondario piuttosto che direttamente in fase di collocamento.

Per concludere, i clienti che sottoscrivono in collocamento i nostri certificates non solo beneficiano di tali scelte ma si avvantaggiano tra l’altro di tutto il set informativo (schede prodotto, seminari web, video esplicativi) che mettiamo a loro disposizione per un acquisto consapevole.