STRATEGIA NEUTRAL SUL FTSE MIB

Pausa di riflessione alle porte per l’indice italico. E’ il momento di costruire una Butterfly

Dopo diversi appuntamenti dedicati prettamente al mondo dei certificati e alle implicite strutture opzionali, il Punto Tecnico di questa settimana torna a parlare di strategie in opzioni “pure”. Lo spunto è fornito dall’attuale trend di consolidamento dell’indice italiano che, dopo il rally del mese di agosto, sembra essersi fermato per una salutare pausa di riflessione. Per sfruttare al meglio uno scenario di ridotta volatilità in un contesto neutrale, una delle figure in opzioni più indicate è la Butterfly, ovvero la strategia osservata anche in diverse emissioni di certificati. Gli spread a farfalla presentano generalmente un elevato grado di complessità e sono replicabili in modi differenti. Quello che vedremo questa settimana, partendo da un’aspettativa neutrale sul sottostante, punterà ad ingabbiare le quotazioni in un range compreso tra area 15.370 punti e 16.150 punti circa, partendo da un’attuale quotazione pari a 15.870 punti.

Facendo riferimento anche al costo fattivo in fase di costruzione si è scelta la strutturazione mediante la seguente strategia, che in ogni caso riporta al peculiare profilo di payoff dello spread a farfalla rappresentato graficamente. In particolare, sulla scadenza di ottobre è necessario:

  • Acquistare una put con strike pari a 15.250 punti
  • Acquistare una call con strike pari a 16.250 punti
  • Vendere una call con strike pari a 15.750 punti
  • Vendere una put con strike pari a 15.750 punti

Lo strike delle due posizioni lunghe determina i limiti dell’intervallo considerato, con lo strike delle posizioni corte che invece rappresenta il punto in corrispondenza del quale lo spread raggiungerà il livello di massimo guadagno, che costituisce di fatto il vertice del triangolo del profilo di payoff. Come si denota poi a livello grafico, con tale combinazione di opzioni ci si assicura la possibilità di limitare la perdita massima conseguibile.

Come da assunto, la prospettiva di mercato migliore per questa strategia prevede che il sottostante rimanga tra 15.250 e 16.250 punti. Il massimo guadagno è in corrispondenza di 15.750 punti. Inseriamo allora i valori all’interno del nostro calcolatore e osserviamone i risultati in tabella.

E’la put ATMa costare di più, con un investimento pari a circa 580 euro così comela call OTMche risulta avere un costo di 550 euro. Notevole invece il doppio flusso in entrata proveniente dalle due posizioni corte con la put che genera un incasso di 1025 euro e la call che invece produce un’entrata di 1065 euro.

Come sempre è doveroso precisare che il costo di strutturazione è sempre connesso alle probabilità di successo della struttura, nel caso specifico quantificabile nell’ampiezza del range di guadagno. E’ vero che il costo in questo caso è molto basso, ma è altrettanto vero che il range necessario è piuttosto ristretto (circa 1.000 punti), garantendo ad ogni modo un rapporto tra guadagno potenziale e perdita massima conseguibile davvero invidiabile (4 a1).

QUALCHE NUMERO

La strategia in esame presenta saldi positivi a partire da 15.370  punti, crescenti fino a quota 15.750 punti (+960 euro) e decrescenti sino a 16.150 punti. Da questo livello in poi lo spread è in perdita (-290 euro) così come prima di 15.370 punti.

ALTRI METODI

Lo spread a farfalla si può ottenere anche assumendo posizioni su opzioni con tre diversi prezzi di esercizio. Ovvero ad esempio comprando una call con strike piccolo A, vendendo due call strike intermedio B e  acquistando una call strike più alto C. Il profitto si ottiene se il prezzo dell’azione resta vicino a B mentre in caso di rialzo o ribasso consistente si subisce una perdita.  Nell’esempio riportato è stato volutamente massimizzato il rapporto rischio – rendimento restringendo il range per enfatizzare le potenzialità della strategia con un esborso davvero ridotto.

Nel metodo alternativo gli strike utilizzati sono ITM perla call A, e OTM perla call C. Ilvertice della Butterfly sarà rappresentato da una call ATM, quindi vicinissima  al livello attuale del sottostante. Applicando quindi la regola avremo un piccolo esborso iniziale. Le due call vendute ci garantiranno un sostanzioso incasso tale da permettere di coprire pienamente l’acquisto delle due call. L’aspettativa sul sottostante è che non si verifichino variazioni estreme, che porterebbero ad una fuoriuscita del range. Lo scenario di mercato ideale permane quello laterale.