OBBLIGAZIONE 6%X

Double listing per il terzo programma obbligazionario di Macquarie. In negoziazione su MOT ed EuroTLX, l’ “Obbligazione 6% X”, prospetta rendimenti fino all’11,465%, per i prossimi 6 anni

 Tempo di funding per Macquarie. E’infatti datata 19 ottobre 2011 l’“Obbligazione 6% X”, la nuova emissione a reddito fisso della banca australiana, scambiata con codice Isin  IT0006721366 sia sul MOT di Borsa Italiana che sull’EuroTLX. L’emittente, che ha così lanciato il suo terzo programma obbligazionario rivolto agli investitori del Belpaese, al fine di avvicinarsi maggiormente alle esigenze dei risparmiatori in cerca di un extrarendimento rispetto a quelli di mercato, affianca alla garanzia del rimborso nominale e ad un rendimento minimo complessivo del 12%, quattro opzioni digitali di tipo Worst Of alle quali è condizionato il pagamento di altrettante cedole crescenti, offrendo così la possibilità di poter spingere il rendimento teorico a scadenza fino alla soglia massima dei 72 punti percentuali.

Nello specifico, la proposta di Macquarie prevede il rimborso dell’intero nominale unicamente a scadenza, fissata il 19 ottobre 2017. Per i primi due anni, con cadenza semestrale, ovvero il 19 aprile e il 19 ottobre, pagherà una cedola corrispondente ad un rendimento lordo su base annua del 6%.  A partire dal 20 ottobre 2014 e per i tre anni successivi prima della scadenza, l’importo di ogni cedola sarà integralmente legato alla componente azionaria da cui le opzioni digitali derivano il proprio valore. La scadenza in the money di quest’ultime determinerà il riconoscimento di una cedola annuale del 12% al  terzo e quarto anno e del 18% al quinto e all’ultimo anno.

Il piano cedolare complessivo non risulta quindi determinabile a priori. Prendendo però in considerazione la cedola garantita del 6% per i primi due anni, sulla base di un corrente corso secco di 99,08 euro, il rendimento minimo su base lorda si attesta a 2,248%, mentre il rendimento massimo a 11,47%.  In merito al corso di negoziazione, si precisa inoltre che il bond dell’emittente australiana a partire dal terzo anno, scambierà al tel quel, ovvero al prezzo dell’obbligazione (corso secco) maggiorato del rateo d’interesse, analogamente ai titoli azionari, la cui quotazione comprende il valore di capitale più il dividendo maturato.

 DIGITAL OPTION WORST OF

La componente opzionale del bond deriva principalmente il proprio valore dall’andamento e dalla volatilità del sottostante, oltre che dalla variazione dei tassi d’interesse e dal rischio emittente, analogamente ad un fixed income. L’underlying delle opzioni digitali di cui è dotata l’Obbligazione 6% X è rappresentato da un basket azionario composto da Assicurazioni Generali, France Telecom e Royal Dutch Shell. Affinché ciascuna opzione digitale scada in the money, è necessario che alla rispettiva finestra d’osservazione, pari a 10 giorni prima quella di pagamento, tutte e tre le azioni incluse nel paniere chiudano i rispettivi scambi ad un fixing pari o superiore allo strike iniziale.

Dal momento che ciascuna opzione di tipo Worst Of è indipendente da quelle successive, il bond non gode di effetto memoria e il mancato raggiungimento della soglia trigger da parte anche di un unico titolo azionario invaliderà il pagamento della relativa cedola annua.

Sulle base delle condizioni fin qui delineate, si è effettuata un’analisi dei possibili scenari di rendimento, basato sul numero di cedole staccate fino a scadenza. Si è osservato come, in relazione al rendimento complessivo, dato il piano di pagamento, la distribuzione temporale delle cedole abbia un impatto marginale rispetto al numero di flussi percepiti. Ciò detto, risulta come, il pagamento di un’unica cedola, oltre alle prime due, determini un rendimento lordo su base annua di circa il 4,4%. Quest’ultimo sale in area 6,5% in caso di riconoscimento di due flussi cedolari, mentre l’ottenimento di tre coupon porta lo yield intorno al 9,20%.