ALETTI CHIAMA L’ULTIMO GIRO PER IL FTSE MIB

Con barriera sotto i 10000 punti e tre mesi di durata residua, il Bonus di Aletti lascia ancora spazio a rendimenti a doppia cifra

 Dopo ogni discesa segue una salita, un vecchio detto che vale anche per i mercati finanziari. Questo è quanto ha sempre dimostrato tutto ciò che è quotato, dalle materie prime ai mercati azionari senza dimenticare le valute e, perché no, i temutissimi CDS che alternano giornate di pesanti ribassi ad altre di poderosi rialzi. A inizio settimana erano in discesa l’oro e il petrolio e in calo erano sia la fiducia delle imprese tedesche che la fiducia dei consumatori italiani. Ma, nonostante ciò, in tutta l’Eurozona, con una valuta indebolita dalla crisi dei debiti sovrani, le grandi manovre della BCE, che tra giovedì e venerdì discuterà l’approvazione del nuovo piano salvastati da 3000 miliardi di euro, hanno galvanizzato gli indici azionari, trainati dal settore bancario.

L’annuncio del piano di sostegno ha ridato tonicità soprattutto all’indice italiano, che vanta al suo interno una larga maggioranza di titoli finanziari. Ma dal momento che i fondamentali rimangono tutt’altro che confortanti, è sempre meglio muoversi con cautela piuttosto che dover correre ai ripari. A questo proposito un’interessante occasione di breve periodo è rappresentata dal Bonus di Aletti sul FTSE Mib, codice Isin IT0004438260, in scadenza il prossimo 30 dicembre. Ripercorrendo le caratteristiche, questo certificato è stato emesso il 30 dicembre 2008 con un prezzo d’esercizio pari a 19290 punti e una soglia invalidante, pari al 50% dello strike, cha ha permesso di passare indenni dai minimi del 2009 e dal recente crollo estivo. Il premio per la mancata violazione dellla barriera corrisponde a un lauto 28% sul nominale, mentre per rialzi superiori ai 24691,2 punti, il livello corrispondente al Bonus, l’assenza del cap consentirebbe di beneficiare della maggior performance dell’indice.

A oggi questo strumento è scambiato sul Sedex a 113,25 euro contro i 14230,27 punti del sottostante, e a scadenza rimborserà 128 euro se il prezzo di chiusura dell’indice italiano, in un qualsiasi giorno di negoziazione fino al 29 dicembre, sarà stato sempre superiore alla barriera, posta a 9645 punti indice.