EUROPA AGLI SGOCCIOLI

Battute finali per il Bonus Cap di Deutsche Bank sull’Eurostoxx 50. La barriera è a 1450 punti…  

Il temuto default della Grecia inaugura la settimana operativa e i mercati mostrano tutta la loro paura.  L’euro sul dollaro ha toccato il livello minimo degli ultimi sette mesi a 1,35, mentre l’Eurostoxx 50 sta rivedendo i fantasmi del 2009 ed è sceso al di sotto della soglia dei 2000 punti. La crisi dei PIIGS, per la quale l’indice dell’area euro in soli 7 mesi ha perso il 33,42% dai massimi raggiunti lo scorso 18 febbraio, fa ancora una volta sentire il suo peso. Nel panorama dei certificati, tra i più colpiti figurano quelli vincolati da una barriera continua: la veloce ritirata dell’indice, che proietta sempre più le quotazioni verso i minimi di marzo 2009, e l’alta volatilità persistente, mettono a dura prova le barriere dei certificati con capitale condizionatamente protetto. Eppure, in questo contesto, qualche interessante opportunità d’investimento trova spazio, sopratutto tra gli strumenti che ancora possono contare su un discreto margine di sicurezza dall’evento knock out. In tale senso, un’occasione di breve periodo può essere rappresentata dal Bonus Cap sull’Eurostoxx 50 di Deutsche Bank, in scadenza sul Sedex il prossimo 2 novembre. In particolare, fissato uno strike a 2900 punti, è posto al 50% di tale livello, ossia a 1450 punti, il livello barriera che nonostante tutto, oggi, ancora appare a distanza di “sicurezza”. In virtù della durata residua di circa 50 giorni e prendendo come riferimento per il sottostante una quotazione di 1992,65 punti, il buffer dalla barriera è infatti ancora del 27,23%. Tramite l’indicatore CED|Probability, si è provveduto a calcolare la probabilità di verifica dell’evento knock out prima della scadenza: il risultato ottenuto dalle simulazioni ha fornito il 13,88% di  esiti positivi. In altre parole, ci sarebbero 86,12 possibilità su 100 che l’indice Eurostoxx 50 fino a scadenza riesca a chiudere la propria seduta sempre al di sopra della soglia invalidante, determinando così il pagamento del bonus a scadenza. Entrando quindi nel dettaglio del payoff, il rimborso in assenza di evento barriera sarà pari a 112 euro per certificato. In caso invece di violazione della barriera, la perdita dell’opzione Bonus causerà la trasformazione del payoff in un classico Benchmark a replica del sottostante, fermo restando il tetto al rimborso massimo di 112 euro. Alla luce di queste caratteristiche e considerato che rispetto alla quotazione dell’indice pari a 1992,65 punti, il prezzo quotato da Deutsche Bank, emittente del Bonus, è pari a 102,1 euro, il rendimento a scadenza sarebbe pari al 9,70%, ovvero il 68,47% su base annuale. Un rendimento assai allettante che tuttavia non deve far passare in secondo piano i rischi connessi: infatti va considerato che l’attuale quotazione del certificato incorpora un premio del  48,59% sul relativo valore in caso di evento barriera.  Di tale premio bisogna tenere conto nel caso di worst scenario, poiché in caso di verifica dell’evento knock out, per ottenere un rimborso alla pari, sarà necessaria una quotazione minima dell’ Eurostoxx 50 pari a 2960 euro, superiore quindi alla soglia strike di riferimento. Particolarmente interessante si rivela, infine, il Bonus Cap in ottica di trading intraday. Per effetto della barriera continua e dell’esigua durata residua, infatti, il certificato è in grado di registrare marcate escursioni all’interno della medesima giornata replicando, con un delta superiore alla pari, i movimenti del relativo indice sottostante. Va tuttavia osservato che benché ci si trovi ancora nell’area di pagamento del Bonus, la quotazione reagisce più velocemente ai ribassi piuttosto che ai rialzi del sottostante, proprio per effetto del premio implicito nella quotazione di mercato che tenderà a ridursi progressivamente in prossimità della barriera.