ALLARME BARRIERE

Avere esperienza non significa non commettere errori ma perlomeno non ripetere quelli del passato. Chi è sul mercato da qualche anno sa quanto è difficile gestire una posizione in perdita e come le difficoltà aumentino quando ci sono di mezzo dei certificati con barriere saltate. Uno degli errori più frequenti è quello di affrettarsi a chiudere la posizione, a qualsiasi costo e prezzo, per trasferire ciò che ne rimane sull’azione o indice sottostante o, ancora peggio, per rifugiarsi su un certificato a capitale protetto che, tuttavia, comporta delle rinunce non indifferenti. L’Approfondimento di questa settimana cerca di fare luce sulle dinamiche che seguono un evento barriera e vi propone una “traccia” per tentare di ricostruire il muro mandato in frantumi dal sell off azionario. Un’idea, anzi sette, per agganciarsi allo sperato rimbalzo dei mercati vi vengono illustrate dal Punto Tecnico, che per l’occasione è tornato ad esaminare i certificati con il paracadute. Per chi non crede che da qui si possa ripartire, ecco spuntare da uno dei nostri lettori più assidui, un mix di certificati con scadenza breve che punta a sovraperformare il mercato e a rendere un guadagno anche in caso di ulteriore discesa dell’Eurostoxx 50. L’indice europeo, nelle ultime ore, ha violato la soglia dei 2000 punti e ha messo nel mirino il minimo del 2009 che si posiziona a 1765 punti. Riuscire a non violare questi valori, e a non affondare ulteriormente, non ha solamente un significato statistico, ma ha rilevanza soprattutto per coloro che stanno continuando a riporre le proprie speranze di recupero nel Certificato della Settimana, un Bonus Cap di Deutsche Bank con barriera a 1450 punti, o nel più “famoso” Bonus 144 di UniCredit. Non resta che augurarsi che dalla BCE, oltre ai membri del Consiglio Direttivo, inizino ad uscire anche delle proposte concrete per salvare l’Europa.

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