QUALE FUTURO PER I LISTINI USA?

Il lungo braccio di ferro tra l’elefante repubblicano e l’asinello democratico, risoltosi a poche ore dalla scadenza prevista per scongiurare il default, con un compromesso che prevede l’innalzamento del tetto del debito statunitense di almeno 2.100 miliardi di dollari, la metà di quanto indicato da Standard&Poor’s per evitare il declassamento del rating, ha indirizzato i mercati al ribasso nei giorni immediatamente precedenti l’ultimatum e a conti fatti non ha visto né vincitori né vinti. Lo scampato pericolo del default tecnico ha fatto tirare un sospiro di sollievo al Presidente Obama ma, a giudicare dalla reazione, non ha dissuaso le agenzie di rating dal proposito di intervenire sul rating a stelle e strisce e di conseguenza non ha tranquillizzato il mercato, con l’indice Dow Jones che con la chiusura pesante di ieri, 2 agosto, ha visto allungarsi la serie di sedute consecutive negative ( record dal 2008). Le aspettative sul futuro dei listini statunitensi sono a questo punto determinanti per la scelta dello strumento migliore tra i tanti che consentono di puntare sul mercato americano. Con o senza rischio cambio, i certificati proposti nell’Approfondimento di questa settimana sono in grado di performare al meglio in molteplici scenari di mercato. L’AC Step Plus di Aletti, ad esempio, rappresenta una buona opportunità in funzione dell’osservazione solo alla scadenza di fine 2015 del proprio livello barriera posto a 1006,3 punti. Il Bonus Cap con rischio cambio di BNP Paribas, dal canto suo, pur prevedendo una barriera continua può contare su un ottimo posizionamento in corrispondenza dei 567,87 punti. Il Bonus Cap di BNP Paribas senza rischio cambio, infine, grazie ad un prezzo estremamente interessante, offre buoni margini di crescita in caso di ripresa del trend rialzista, con un ampio cuscinetto di protezione dato da una barriera posta a 755,72 punti.