Sale il brivido, pericolo barriera

L’adrenalina che scorre nelle vene, la paura di non riuscire a fermarsi in tempo e poi l’urlo, misto di gioia e follia, che accompagna la veloce risalita verso l’altopiano. Sono queste le parole con cui un bungee jumper descrive le emozioni vissute in quei pochi secondi durante i quali è sospeso nel vuoto. Pensandoci bene, queste poche righe potrebbero servire per raccontare cosa succede a un certificato con barriera. La paura che questo non riesca a fermarsi in tempo accompagna l’inevitabile riduzione, fino ai minimi termini, del prezzo del certificato e l’adrenalina sale alle stelle almeno quanto l’indecisione sul da farsi. Per evitare di ritrovarsi invischiati in simili situazioni, è dunque sempre bene tenere sotto controllo i propri certificati con barriera, a maggior ragione quando questi prevedono l’osservazione continua del livello invalidante dell’opzione Bonus. La correzione partita dai primi di maggio, che ha fin qui prodotto un ribasso nell’ordine del 10% per la maggior parte degli indici azionari, ha azzerato i guadagni che erano stati realizzati nel primo trimestre e ha riacceso i timori per la tenuta di diverse barriere. In questo numero abbiamo pertanto scelto di accendere i riflettori sulle emissioni considerate più a rischio, evidenziandone il comportamento nella fase di ribasso del mercato e segnalandone l’attuale profilo di rischio rendimento. Per cento barriere poste al ribasso che non devono essere violate, ce ne sono almeno due che invece ci si deve augurare che vengano raggiunte: si tratta delle due barriere del certificato a cui è dedicato il Focus. Cambiando struttura pur rimanendo in tema di barriere, di nuovo in primo piano l’Express su Eni, certificato della settimana, e i nuovi Athena Duo, i primi Express che guardano al migliore anziché al peggiore tra i sottostanti del basket.

Buona lettura!